Editoriale Rassegna CNOS 1/2019 (Gennaio 2019)
Il Governo Conte, il 65° Governo della Repubblica italiana e il 1° della XVIII legislatura, in carica dal 1º giugno 2018, si è misurato con il provvedimento che è considerato uno dei più importanti, l’approvazione della Legge di Bilancio per l’anno 2019. Si tratta di un provvedimento, infatti, sul quale si basano i conti pubblici per l’anno 2019 e detta gli obiettivi finanziari da perseguire negli anni 2019 – 2020 – 2021. La Manovra, targata Governo Conte-Salvini-Di Maio-Tria, si è posto l’obiettivo di rientrare tra le più grandi manovre del cambiamento. Non a caso è stata etichettata dai membri del Governo la “manovra coraggiosa”.
Dal punto di vista generale, sono molti ad affermare che molte linee di intervento dei passati Governi vengono conservate in larga parte dalla Legge di Bilancio 2019 mentre i temi dell’Istruzione e della Formazione appaiono piuttosto secondari nell’agenda politica dell’attuale Governo e, di riflesso, nelle pieghe di questa Legge.
Relativamente al mondo scolastico e formativo, mentre la Legge depotenzia misure come l’alternanza scuola-lavoro, strumento che, invece, avrebbe sicuramente avuto bisogno di un maggior sostegno progettuale e di accompagnamento nei confronti delle istituzioni scolastiche, in continuità con i passati Governi ripropone temi quali la formazione duale e la formazione terziaria.
Atteggiamenti contraddittori?
Difficile la risposta. C’è chi afferma che alcuni temi vengono lasciati perché di minor interesse politico in questo particolare momento rispetto alle strategie illustrate durante la campagna elettorale. C’è chi afferma anche che le diversità sono il frutto della composizione governativa che è costituita da due anime sostanzialmente diverse tra loro e, di conseguenza, di difficile sintesi.
Da quanto detto sopra, nel presente Editoriale si rifletterà sui principali provvedimenti che sono contenuti nella Legge di Bilancio 2019, con particolare riferimento a quelli riconducibili al mondo dell’Istruzione, della Formazione Professionale e del Lavoro. Sarà cura degli estensori del presente Editoriale inquadrare questi provvedimenti anche nel più ampio orizzonte europeo avendo come riferimento, in modo particolare, il Rapporto di Monitoraggio che ogni anno l’Europa redige per analizzare l’evoluzione del sistemi di Istruzione e Formazione dei Paesi membri.
In estrema sintesi l’Editoriale si concentrerà su due tematiche.
In una prima tematica si metteranno a confronto i dati della Ue e dell’Italia circa le politiche dell’Istruzione e della Formazione per mettere in evidenza, soprattutto, i punti di forza e di criticità della situazione italiana confrontata con quella europea.
In una seconda parte si richiameranno i principali provvedimenti riguardanti la Formazione Professionale e il Lavoro in Italia approvati dalla Legge di Bilancio 2019 per offrire al lettore spunti utili per l’elaborazione di strategie.
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