Sperimentazione nazionale del sistema duale

 

La sperimentazione “duale” fa un passo avanti

Con un emendamento alla legge di bilancio, Il Senato ha accolto un articolato che permette di far passare da “sperimentale” a “ordinamentale” il percorso formativo c.d. duale. Ad affermarlo è il Ministro Poletti il 1 dicembre 2017 a Verona, al Job & Orienta: “Con un emendamento alla legge di bilancio abbiamo rifinanziato l’apprendistato duale con 85 milioni l’anno, per il 2018 ce ne saranno 50 in più per le Regioni del Centro Sud, e azzerato la contribuzione per le aziende che assumo giovani provenienti dall’apprendistato. E’ certamente una buona notizia perché ci consegna la possibilità di continuare per un percorso che è importante proprio in quello spirito di relazione forte tra la formazione e il lavoro”.

Il mosaico, così, si ricompone: sono finanziati i percorsi di durata triennale, si conferma la via duale, si affronta il costo Inail, si interviene a favore delle imprese che assumono, si stimolano le Regioni del Sud, sono maggiori le risorse per gli ITS (5 milioni in più nel 2018, 15 milioni in più nel 2019 e 30 nel 2020). Di questi provvedimenti si attende l’approvazione definitiva.


Passo dopo passo: il Duale verso la stabilizzazione

Sono 23.247 gli iscritti ai percorsi offerti dal sistema duale, di cui 21.297 partecipano ad attività di istruzione e formazione professionale (IeFP) e 1.950 ai percorsi detti “modulari”, cioè finalizzati al reingresso nella formazione. Sono questi i numeri che emergono, relativi ai 300 Centri di Formazione Professionale selezionati, dal 5° Monitoraggio sullo stato di avanzamento della sperimentazione del sistema duale italiano realizzato da INAPP (Istituto Nazionale per l’Analisi delle Politiche Pubbliche) per conto del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, presentato giovedì 13 luglio in occasione dell’incontro “Passo dopo passo: il Duale verso la stabilizzazione” a cui hanno partecipato, tra gli altri, Giuliano Poletti, Ministro del Lavoro, Luigi Bobba, Sottosegretario al Lavoro, Ugo Menziani, Direttore Generale Ministero del lavoro, Maurizio Del Conte, Presidente ANPAL, Paola Nicastro, direttore generale INAPP.
Per approfondimenti si allegano:

La Sede Nazionale CNOS-FAP ha avviato una ricerca azione sulla sperimentazione del Sistema Duale in alcuni Centri di Formazione Professionale appartenenti alla Federazione. Lo studio ha come obiettivi: 

  • il monitoraggio interno sullo sviluppo della sperimentazione attraverso questionari che daranno luogo a report da divulgare per la condivisione delle buone prassi e la proposta di azioni di miglioramento;
  • l’accompagnamento dei CFP nella riorganizzazione del proprio modello secondo uno stile collaborativo centrato sulla valorizzazione della cooperazione tra CFP, SAL e imprese presenti sul territorio;
  • il supporto per il personale direttivo e i formatori coinvolti con azioni formative specifiche.
Il monitoraggio sarà effettuato attraverso 4 questionari che andranno ad individuare 4 fasi di lavoro durante l’anno formativo: la Fase Previa; la Fase Iniziale; la Fase di Gestione; la Fase di Valutazione complessiva.
Dopo la somministrazione di ogni questionario, sarà eseguita una elaborazione dei dati e la stesura di un report che verrà condiviso con tutti i CFP della Federazione.
Ad oggi è stato somministrato il primo dei tre questionari di cui alleghiamo il rapporto (aggiornato al 29.03.2017) e presentato all'ultima Assemblea Nazionale del CNOS-FAP che si è tenuta il 06/08 Aprile 2017 a Firenze.

 

1. STATO DELL'ARTE DELLA LINEA 1

1.1. Costituzione e rafforzamento di servizi di orientamento e placement

Risultati raggiunti:
  • 300 CFP accreditati: nell’ambito della prima azione, Italia Lavoro ha provveduto a selezionare 300 CFP attraverso un Avviso aperto a tutti i centri di formazione professionale e pubblicato l’8 ottobre 2015. Le graduatorie regionali sono terminate nel mese di maggio 2016.
  • Protocolli operativi: a seguito della pubblicazione delle graduatorie regionali Italia Lavoro e i CFP hanno stipulato dei Protocolli operativi per definire le modalità attuative dell’intervento e il dettaglio degli obiettivi e delle azioni di assistenza richieste. A seguito della sottoscrizione dei Protocolli operativi, i CFP hanno avviato sia i servizi di orientamento e di accompagnamento al lavoro sia le attività volte alla costituzione e al consolidamento dei propri servizi di orientamento e placement, avvalendosi del supporto del programma FIxO. Ogni CFP può accedere ad un contributo massimo di 35.000 euro per l’erogazione, ai giovani interessati, di servizi di orientamento di primo livello, di orientamento specialistico e di accompagnamento al lavoro finalizzato all’attivazione di contratti di apprendistato per la qualifica e il diploma professionale.
  • CFP del CNOS-FAP accreditati: il CNOS-FAP ha avuto 34 CFP accreditati nelle Regioni e 12 idonei. 

Risultati attesi: Per quanto riguarda le attività di orientamento e accompagnamento al lavoro si prevede di: orientare alla scelta dei corsi formativi circa 20.000 giovani; promuovere l’attivazione di almeno 1.200 contratti di apprendistato

1.2 Contributi alle imprese per le attività di tutoraggio
Nel mese di luglio 2016 Italia Lavoro ha pubblicato un Avviso pubblico a sportello per riconoscere un contributo ai datori di lavoro che assumono giovani con il contratto di apprendistato di primo livello o che attivino un percorso di alternanza scuola-lavoro, per le attività svolte dai tutor aziendali.
Nello specifico si prevede la gestione e la successiva erogazione di contributi per:
  • 5.333 richieste di contributo, di massimo 1.500 euro a rimborso di periodi di sei mesi di tutoraggio aziendale (fino ad un massimo di due richieste per ogni contratto) attuato nell’ambito dei contratti di apprendistato di 1° livello per complessivi 8.000.000 di euro;
  • 16.000 richieste di contributo, di massimo euro 500, a rimborso del tutoraggio aziendale attuato nell’ambito di percorsi di alternanza scuola- lavoro per complessivi 8.000.000 di euro.
I beneficiari del contributo sono i datori di lavoro che abbiano effettuato, tramite proprio personale, attività di tutoraggio per contratti di apprendistato per la qualifica e il diploma professionale o di percorsi di alternanza scuola-lavoro, stipulati a far data dall’1 gennaio 2016, entrambi attivati in collaborazione con i Centri di Formazione Professionale e/o Enti di Formazione Professionale.

2. STATO DELL'ARTE DELLA LINEA 2

2.1. Provvedimenti di carattere nazionale

2.1.1. Intese MLPS e Regioni e risorse finanziare impegnate
Il 13 gennaio 2016 MLPS e Regioni hanno sottoscritto Protocolli d’intesa per dare il via alla sperimentazione del sistema duale in Italia. I contenuti dei Protocolli, nella generalità, puntavano a definire: tipologia e durata dei percorsi, data di avvio delle attività formative, costi della formazione e dei servizi, monitoraggio, durata della sperimentazione, risorse finanziarie.
Importanti e significative erano le novità introdotte.
a. Per la sperimentazione del sistema duale sono stati previsti 87 milioni di euro (sia per il 2015 che per il 2016) in aggiunta ai 189 milioni già previsti per i percorsi di durata triennale e quadriennale di IeFP, ripartiti tra le Regioni e le Province Autonome sulla base del numero di studenti annualmente iscritti ai percorsi di IeFP e del numero complessivo di studenti qualificati e diplomati.
b. Le imprese che assumono in apprendistato formativo e quelle che ospitano studenti in alternanza beneficiano, oltre che di minori costi per l’apprendista, anche di incentivi per abbattere i costi derivanti dall’impiego di tutor aziendali.
La nuova normativa, inoltre, prevede per l’apprendistato formativo:  
- un azzeramento della retribuzione per la formazione in aula;
- una diminuzione della remunerazione degli apprendisti al 10% (della retribuzione) per la formazione svolta in azienda;
- l’abolizione del contributo previsto a carico dei datori di lavoro in caso di licenziamento dell’apprendista;
- lo sgravio dal pagamento dei contributi per l’ASPI rivolto alle imprese artigiane;
- la cancellazione della contribuzione dello 0,30% per la formazione continua;  
- il dimezzamento dell’aliquota di contribuzione del 10% portandola al 5% per le imprese con più di nove dipendenti.
c. Se approvata, infine, la Legge di Bilancio 2017 prevede ulteriori agevolazioni: incentivi fino a 3.250 euro per tre anni per le aziende che assumono i giovani che hanno fatto una esperienza lavorativa nella propria azienda. L’incentivo mirato sui giovani (studenti e allievi) coinvolgerà tutte e cinque le categorie: 1. alunni delle scuole per i quali la legge 107 ha reso obbligatoria l’alternanza fino a 400 ore nel triennio finale degli Istituti Tecnici e Professionali e 200 ore nei licei); 2. gli studenti universitari; 3. gli studenti che frequentano gli Istituti Tecnici Superiori (ITS); 4. gli allievi dell’Istruzione e Formazione Professionale regionale; 5. i giovani assunti con l’apprendistato “formativo” di primo e terzo livello.
Il periodo di riferimento va dal 1 gennaio 2017 al 31 dicembre 2018.      
d. Il Decreto Direttoriale 417/I/2015 del 17.12.2015 stanzia le risorse alle Regioni per l’annualità 2015. 

2.1.2. Gli accordi confederali

  • CONFINDUSTRIA E PARTI SOCIALI: Firmato da Confindustria l’accordo interconfederale sull’apprendistato: Con l’accordo siglato il 18/5/2016 tra la CONFINDUSTRIA e la CGIL, la CISL, la UIL le Parti hanno ritenuto opportuno favorire un maggiore ricorso all’apprendistato di primo e terzo livello, in virtù dell’integrazione tra sistema formativo e lavoro che caratterizza tali contratti, quale importante strumento per consentire ai giovani l’acquisizione di titoli di studio nell’ambito dell’istruzione e formazione professionale di competenza regionale, dell’istruzione tecnica e professionale di competenza statale, nonché di titoli dell’alta formazione e per la ricerca, utili all’inserimento nel mercato del lavoro e al contrasto della dispersione scolastica e universitaria.
  • CONFCOMMERCIO e PARTI SOCIALI:Siglato il 19 ottobre 2016 l’Accordo tra Confcommercio imprese per l'Italia e le Parti Sociali (Filcams-CGIL; Fisascat-CISL; Uiltucs-UIL) che recepisce la disciplina dell’apprendistato duale nel settore del commercio. In particolare, l’Accordo conferma l’esonero retributivo per le ore di formazione esterne all’impresa presso l’istituzione formativa e l’applicazione di una retribuzione pari al 10% di quella dovuta per le ore di formazione svolte in azienda. Nel caso di apprendistato di I livello, per le ore per le ore svolte presso il datore di lavoro, eccedenti quelle contenute nel Piano formativo individuale, la retribuzione è stabilita in misura percentuale rispetto a quella corrisposta ai lavoratori qualificati secondo la seguente progressione: primo e secondo anno: 50%; terzo anno: 65%; eventuale quarto anno: 70%
    Invece, per l’apprendistato di alta formazione e ricerca (III livello) l’Accordo prevede il sottoinquadramento dell’apprendista di 2 livelli inferiori a quello in cui è inquadrata la mansione professionale per cui è svolto l'apprendistato per la prima metà del periodo di apprendistato; e di 1 livello nella seconda metà del periodo. Infine, l’Accordo precisa che nel caso di apprendistato per la qualifica e il diploma professionale, il diploma di istruzione secondaria superiore e il certificato di specializzazione tecnica superiore, qualora il rapporto venga trasformato in rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, il livello di inquadramento sarà di 1 livello inferiore rispetto a quello in cui è inquadrata la mansione professionale per cui è stato svolto l'apprendistato, per un periodo di 12 mesi. 
2.2. Sistema duale nell'ambito dell'IeFP. Avvio della sperimentazione nelle Regioni
 
2.2.1 Situazione della sperimentazione nelle Regioni oggi (27 settembre 2016)

2.2.2 Una prima valutazione sull'avvio della sperimentazione

Da una prima analisi dell’attuazione della Linea 2 da parte delle Regioni che hanno provveduto in tal senso emerge come il quadro si confermi quanto mai eterogeneo, seppur nell’ambito delle tre linee di azione individuate dai protocolli Stato/Regioni che sono piuttosto standard. Sebbene prevista dallo stesso Protocollo, la flessibilità organizzativa sembra essersi di fatto tradotta in una significativa differenziazione delle modalità operative.
Ciò probabilmente è stato causato anche dall’affievolirsi di una regia istituzionale nazionale, molto presente al momento della condivisione della programmazione ma meno in fase attuativa. In tale contesto le iniziative autonome di maggior raccordo degli Enti di Formazione Professionale di livello nazionale assumono ancor più una valenza di grande significato e portata.
Infine, è auspicabile che la sperimentazione conduca ad un’evoluzione dalla logica di emanazione di bandi e avvisi, per propendere per un approccio di sistema, che avrebbe anche consentito a molte regioni di avviare prima i percorsi, senza dover attendere la conclusione delle procedure di assegnazione.
 
2.2.3 Avvio del monitoraggio da parte degli Enti di FP aderenti a Forma
 
A seguito dell’emanazione dei bandi da parte del Ministero per avviare la sperimentazione sul piano operativo la maggior parte degli Enti aderenti a FORMA hanno assunto l’iniziativa di proporre uno specifico progetto in grado di raccogliere la sfida del c.d. “sistema duale”, come avvenuto a suo tempo nel 2003 – anche se in una stagione del tutto diversa - con l’avvio della sperimentazione dei percorsi triennali di qualifica nella IeFP. 
Il progetto si caratterizza come una ricerca-azione avente come obiettivo quello di creare una rete nazionale di Centri di Formazione Professionale  in grado di rispondere alla nuova domanda proveniente dai giovani e dal mondo del lavoro, promuovendo innovazione a livello formativo ed organizzativo. 
La sperimentazione impone anche una riflessione sul campo identitario della FP rappresentata dagli Enti e sul loro ruolo nell’incidere sul paradigma culturale e sui possibili modelli distintivi atti a tradurre il nuovo rapporto tra educazione e lavoro. 
Gli Enti si sentono stimolati a fare un altro salto di qualità, assumendo dei rischi in un campo del tutto aperto: ricercare insieme, imparare insieme, agendo sul modello pedagogico per incidere anche sul modello organizzativo dei CFP.
Per una conoscenza più approfondita si può leggere: Legislazione regionale: esecutori e capacità di proposta (a cura di CNOS-FAP e NOVITER aggiornato al 7 ottobre 2016). 

3. DOCUMENTAZIONE A SUPPORTO DELLA SPERIMENTAZIONE

Sia Italia Lavoro che la Federazione CNOS-FAP hanno elaborato sussidi appositi per sostenere    
 
3.1. Documenti elaborati da Italia Lavoro 
 
Si segnalano alcuni sussidi elaborati e diffusi da Italia Lavoro a supporto della sperimentazione del sistema duale italiano: 
3.2. Documenti elaborati dalla Federazione CNOS-FAP 
 
La Sede Nazionale CNOS-FAP ha elaborato una prima proposta progettuale per la sperimentazione:

 

 
 

Sperimentazione del progetto VALEFP
 

Il progetto VALEFP è stato avviato nel 2015. Nel primo anno di avvio del progetto l’INVALSI ha istituito un gruppo di lavoro inter istituzionale – in collaborazione con due associazioni rappresentative del mondo della formazione professionale, CIOFS e CNOS. A questo tavolo hanno partecipato fattivamente anche Tecnostruttura e ISFOL. Il primo anno è stato dedicato a mettere a punto il modello e definire gli strumenti per l'autovalutazione: il gruppo di lavoro ha predisposto uno strumento di autovalutazione per la formazione professionale, denominato RAV per l’IeFP, articolato in aree di contesto esito e processo, corredato da indicatori, domande guida e rubriche di valutazione.
Nel secondo anno la sperimentazione è stata presentata ai CFP. Questi hanno compilato un questionario elaborato da INVALSI le cui informazioni sono state utilizzate per costruire degli indicatori e gli allievi del secondo anno hanno compilato le prove INVALSI in modalità cartacea e on line.
In questo terzo anno si chiede ai CFP di formare un gruppo di autovalutazione, riflettere sui dati disponibili e compilare il Rapporto di autovalutazione (RAV).
Il percorso di autovalutazione proposto sollecita le autonome e libere riflessioni dei CFP, pur essendo fortemente strutturato: si chiede di considerare alcune dimensioni e aree comuni, senza trascurare singoli aspetti, e di utilizzare indicatori e informazioni che siano comparabili, così da consentire al singolo ente di comprendere in maniera approfondita ed esaustiva la propria situazione. Al tempo stesso, si chiede ai CFP di essere selettivi nell’individuare i possibili interventi di miglioramento, concentrandosi sulle cose ritenute più rilevanti e precisando, anche quantitativamente, gli obiettivi da porsi e i percorsi che si intendono seguire. 

Si riportano le slide presentate durante l'Assemblea Nazionale del CNOS-FAP tenutasi il 06/08 Aprile 2017 a Firenze dove si analizza lo strumento RAV che i Centri stanno elaborando e le prossime tappe della sperimentazione.

Il gruppo di lavoro ha elaborato un primo "Report Tecnico - Descrittivo della Sperimentazione VALEFP. Autovalutazione per l’Istruzione e la Formazione Professionale" nel quale vengono raccolte e presentate le procedure sviluppate durante la sperimentazione. Gli Enti stanno presentando l'elaborato ai principali attori politici coinvolti così che la sperimentazione possa diventare parte del Sistema.

 


 

Il giorno 21 gennaio 2015 si è riunito a Roma il gruppo di lavoro CNOS-FAP e CIOFS/FP per l’avvio della sperimentazione del progetto VALEFP.

Per approfondimenti sul tema si allega: